Miti, leggende, superstizioni e bugie: quello che credete di sapere sul nucleare.
Ho deciso di scrivere una pagina che descrive e confuta le varie menzogne propalate dai media a proposito dell'energia nucleare. Il livello di ignoranza e disinformazione al proposito e' veramente colossale e siccome mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose a gente che comunque non ascolta, questa pagina diventera' un riferimento standard per tutti coloro che credono alle bufale sulla pericolosita' del nucleare.
In realta' la maggior parte di coloro i quali sono contro il nucleare lo sono per motivi ideologici; costoro dovrebbero almeno avere l'onesta' di ammetterlo invece di addurre motivi ridicoli e patetici, che li rendono ridicoli di fronte a chi ha almeno qualche nozione di fisica e aritmetica.
Calcoli e comparazioni verranno fatti usando una ipotetica centrale elettrica standard da 1 GigaWatt (un miliardo di watt, o un milione di kilowatt)
fatti spiccioli:
un chilo di carbone bruciato produce 10 (dieci) kilowattora
un chilo di uranio usato in un reattore generazione 1-3 produce 1.000.000 (un milione) KWh
un chilo di uranio usato in un breeder reactor (reattore di gen 4 o piu') produce 25.000.000 (venticinque milioni) kwh
se una auto potesse andare ad uranio, farebbe 15 milioni di km al litro (un litro di uranio equivale a 19 chili)
una centrale a carbone da 1GW usa almeno 3 MILIONI di tonnellate di carbone all'anno.
una centrale a carbone da 1GW produce 600.000 tonnellate di ceneri all'anno. tali ceneri contengono 5 tonnellate di uranio radioattivo e 12 di torio radioattivo, piu' centinaia di tonnellate di elementi tossici e metalli pesanti altamente tossici. aha, e casomai vi chiediate dove finiscano le 2.400.000 (due milioni quattrocento mila) tonnellate che mancano al conto, esse finiscono nell'aria sotto forma di CO2 e altra roba.
una centrale nucleare da 1GW usa 20 tonnellate di combustibile nucleare all'anno (0.0007% del carbone), cioe' un cubo di circa un metro di lato.
una centrale nucleare di gen 4 usa 1.5 tonnellate di combustibile anno
la radioattivita' non e' una cosa misteriosa e che si puo' nascondere. essa si misura con strumenti economicissimi e con precisione e sensibilita' enormi. e' IMPOSSIBILE nascondere la radioattivita'.
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innanzitutto una premessa. la radioattivita' e' il risultato del decadimento di un elemento. ergo, quando un elemento decade emette radioattivita' e diventa qualcosa altro, non necessariamente radioattivo. un materiale quindi non e' radioattivo per sempre ma si "consuma". esistono vari tipi di radioattivita' (alfa, beta, gamma, raggi X) con varie caratteristiche. piu' un materiale e' radioattivo, piu' velocemente decade. la velocita' di decadimento si chiama "semivita", cioe' il tempo che un elemento impiega a "consumarsi" per meta'. gli elementi piu' violentemente radioattivi durano secondi, minuti, ore o giorni. altri elementi necessitano di anni e sono piu' debolmente radioattivi. l'uranio naturale e' composto per il 99.3% di uranio 238, che non e' radioattivo, e lo 0.7% di uranio 235, che invece e' radioattivo, ma molto debolmente. puo' essere maneggiato a mani nude. la sua semivita e' di 704 milioni di anni. di contro, un elemento chimico come il cloro non decade mai ed e' quindi praticamente eterno, e in concentrazioni di 1000 parti per milione (0,1%) e' LETALE se inalato per mezzo minuto, tanto che venne e viene usato come arma chimica. il cloro viene prodotto industrialmente in enormi quantita' ed e' perfino presente nell'acqua potabile, eppure nessuno sembra preoccuparsene. una altra cosa spesso ignorata e sulla quale esiste enorme confusione e' che una cosa e' la radioattivita' e una altra cosa e' un elemento radioattivo. un paragone molto calzante e' la cacca e la sua puzza. e' chiaro che nessuno vuole mangiare neanche un milligrammo di cacca, ma per essere uccisi dalla puzza ce ne vuole veramente tanta. iniziamo quindi a smontare i miti.
Le scorie sono un problema irrisolto e irrisolvibile.
questo e'
uno dei mantra piu' ripetuti e gettonati. raramente una spiegazione
viene inclusa a questa asserzione, e in genere la spiegazione si
risolve in un "lo dice repubblica", lo dice rubbia",
"lo sanno tutti" e roba simile. qualunque processo
industriale produce "scorie", spesso molto tossiche e
inquinanti. esistono processi appositi per affrontare questi
problemi, ma ideologia, ignoranza, superstizione e una
disinformazione sistematica hanno reso cio' impossibile nel caso
dell’industria nucleare. perlomeno per una parte di popolazione
indottrinata, perche' se no non si capisce cosa succederebbe alle
"scorie" delle migliaia di reattori che sono o sono stati
in funzione nel mondo. Una centrale nucleare da 1GW produce circa 20
tonnellate di "scorie" (chiamarle scorie e' di per se una
bestialita', vedere spiegazione in seguito). a dirlo cosi' sembra
tanto, ma l'uranio e' molto pesante e 20 tonnellate sono poco piu' di
un metro cubo. tali "scorie" sono in effetti molto
radioattive, ma non c'e' nulla di misterioso nella radioattivita', i
quali effetti e pericoli sono ben studiati e conosciuti. non si
capisce perche' un metro cubo di combustibile nucleare usato debba
essere tale irrisolvibile problema quando enormi quantita’ di
scorie tossiche chimiche vengono trattate giornalmente nel mondo
senza tutti questi problemi, e nonostante continui incidenti causino
migliaia di morti. innanzitutto le "scorie" contengono
ancora il 99% del combustibile usabile, che pero' viene "avvelenato"
da impurita' durante il ciclo di uso. esse possono quindi essere
riciclate, gli elementi utili riutilizati di nuovo in un reattore o
per produrre i preziosi elementi radioattivi usati in medicina. dopo
riprocessamento rimangono circa una tonnellata e mezzo di scorie
altamente radioattive (un cubo di 40cm di lato) che possono
essere facilmente stoccate e che sono pericolose per un certo periodo
di tempo. non scordiamoci che la radioattivita' diminuisce in maniera
esponenziale e che dopo due o trecento anni il livello di
radioattivita' delle scorie e' sceso enormemente.
le "scorie"
possono anche essere usate come combustibile nei reattori di
generazione 4, ed ecco perche' esse non sono affatto un rifiuto ma un
materiale preziosissimo che contiene enormi quantita'di energia
utilizzabile. Ma se non le si volesse reutilizzare, la cosa piu'
logica da fare con le scorie sarebbe vetrificarle e spargerle al
largo in mare. so che qui molti faranno un salto sulla sedia e
grideranno allo scandalo, ma la realta' e' che l'acqua di mare gia'
contiene elementi radioattivi e buttare in mare in forma vetrificata
tutte le scorie del mondo non avrebbe alcun effetto misurabile, vista
la quantita' di acqua e scorie in gioco. purtroppo ignoranza, isteria
collettiva indotta dai media e sabotaggio politico impediscono ogni
soluzione razionale o perfino semplicemente un discorso logico su un
problema in realta' molto semplice. in ogni caso tutte le nazioni che
utilizzano l'energia nucleare hanno dei programmi di riprocessamento
o stoccaggio e nella storia NESSUNO del pubblico e' mai stato ucciso,
ferito o avvelenato neppure in maniera lieve da scorie nucleari. le
scorie sono un problema semplicissimo se lo si lascia risolvere agli
ingegneri. politici e burocrati non hanno mai risolto alcun
problema, specialmente quando l'esistenza di "problemi" ne
permette carriere mirabolanti a spese del contribuente, il che spiega
perche' un politico o un burocrate non fara' che creare problemi, non
certo risolverli.
il nucleare non conviene.
questa e' una delle balle piu' grosse e clamorose sparate dagli antinuclearisti. anche considerando l'enorme carico normativo che grava sulle centrali nucleari, le paranoiche misure di sicurezza imposte e il sistematico sabotaggio politico e burocratico operato dai vari livelli delle amministrazioni nazionali e locali, l'energia prodotta col nucleare e' economicissima, intorno ai 4 cent al KWh, paragonabile a quella del carbone ma senza produrne l'enorme inquinamento. in piu', siccome il costo del combustibile nucleare e' virtualmente zero, il costo dell'energia prodotta e' praticamente fisso, ergo sarebbe possibile vendere l'energia a forfait, pagando una cifra fissa senza limiti di consumo. chi gestisce impianti nucleari di fatto produce enormi profitti e infatti costoro vengono spesso tassati in maniera speciale. la francia, che produce quasi tutta la sua energia dal nucleare, vende energia elettrica a tutta europa e infatti il prodotto piu' esportato della francia non e' lo champagne ma il kilowattora. l'italia compra il 20% della sua energia dalla francia e dalla svizzera, quindi e’ anche ipocrita vantarsi che l’italia vive tranquillamente senza il nucleare perche’ cio’ e falso, e si e’ visto cosa succede se per un incidente cessa la fornitura estera: blackout totale! si e' calcolato che dopo 40 anni l'energia prodotta da una centrale nucleare e' virtualmente gratis. come si fa a sostenere che il nucleare non conviene mi rimane misterioso e spiegabile solo con ignoranza o malafede.
il costo di costruzione delle centrali nucleari e' enorme e ricade sulla collettivita'.
falso. il costo e' comparabile a quello della costruzione di altre tipologie di centrali, e l'investimento va a carico della azienda che costruisce e gestisce gli impianti. banche e governi casomai prestano i soldi per la costruzione, soldi che vengono restituiti con lauti interessi.
per costruire una centrale nucleare ci vogliono 20 anni.
falso. per costruire una centrale nucleare ci vogliono 2 anni, il resto e' perso in burocrazia e sistematico ostruzionismo politico. cinesi o francesi costruiscono le centrali in 5 anni. trino vercellese fu costruita in 3 anni netti, Caorso in 7. in ogni caso se mai si inizia mai si finisce, e l'argomento che la costruzione e' lunga dovrebbe spingere ad iniziare prima e non certo a non iniziare mai.
i gestori di centrali nucleari ricevono lauti contributi statali
falso. questo invece succede
su larghissima scala e con sprechi enormi nell'industria del
"rinnovabile", che si basa interamente su contributi, cioe'
soldi del contribuente. le centrali nucleari sono un impresa molto
lucrativa anche se si considera il regime sfavorevolissimo imposto
dalle normative. non esistono facilitazioni o contributi per chi
costruisce centrali nucleari, al contrario gli ostacoli politici e
burocratici sono enormi.
e' vero che in italia vengono
addebitati in bolletta soldi che vanno al "nucleare", ma
questo va ricondotto alla sistematica azione truffaldina ai danni del
cotribuenti di governi e amministrazioni statali. come per
esempio la tassa sulla benzina, tuttora esistente, per finanziare la
guerra in etiopia del 1936, e anche al fatto che il gestore e’
stato costretto a chiudere le centrali esistenti, senza quindi
potersele ripagare. Chi ha votato contro il nucleare quindi si
ricordi, che quel voto ha avuto un costo rilevante che continua
tuttora a pagare in bolletta, mediante alti prezzi del kwh (il piu’
caro in europa) e mediante le sovratasse.
il costo dello smantellamento delle centrali nucleari e' enorme e ricade sulla collettivita'.
altro falso clamoroso. il costo dello smantellamento e' ben noto e somme apposite vengono accantonate in base a normative internazionali durante il peridodo di operazione della centrale. ovviamente, quando una azienda che ha costruito una centrale nucleare viene costretta da un governo a chiuderla ( o a non aprire mai, come succede) per capricci politici o per isteria collettiva, il costo ricade su chi ne ha imposto la chiusura: lo stato, cioe' il contribuente. E questo sia ben chiaro. Il capriccio della chiusura delle centrali ha costi e chi li paga sei tu.
il costo dello smaltimento delle scorie e' enorme e ricade sulla collettivita'.
falsissimo. le scorie sono in quantita' minuscola e non sono un rifiuto ma un materiale prezioso da riciclare. il costo viene sostenuto dalla azienda proprietaria dell'impianto e ricavato dalla vendita di energia durante il periodo di operazione dell'impianto.
non e' possibile variare la quantita' di energia prodotta da una centrale nucleare
falso. dipende dal disegno del reattore. i sommergibili nucleari non vanno sempre a velocita' massima perche' il reattore non si puo' regolare. e' pero' vero che e' conveniente operare una centrale nucleare sempre a potenza massima, visto che il costo del combustibile e' irrilevante.
il costo sociale delle centrali nucleari e' enorme
qui si entra in pieno nel campo della aria fritta. quali sarebbero i "costi sociali"? una centrale nucleare non inquina e ha un impatto ambientale praticamente zero. si almanacca di morti per le radiazioni o per gli effetti delle "scorie", ma la realta' e' che non esiste studio "scientifico" che provi questa cosa, ma solo asserzioni fantasiose e basate sul nulla, su leggende metropolitane, su balle spaziali, su siti antinuclearisti. chiunque, con un investimento di due o trecento euro, si puo' dotare di un sensibilissimo contatore geiger e andare a misurare la radioattivita' in giro. in ogni caso, si parla del costo, ma si ignorano i benefici. l'energia elettrica ci permette la nostra sofisticata, ricca, benestante societa’ e una lunga vita di lusso.
Rubbia dice che non conviene usare il nucleare
Rubbia ha le mani in pasta in un megaprogetto solare con enormi contributi pubblici. Rubbia e' un traditore e un corrotto che ha buttato alle ortiche la sua carriera accademica in cambio di una ricca carriera in un settore dove si sguazza nei soldi del contribuente. vedere il "progetto archimede" per ulteriori dettagli. in ogni caso tanti scienziati sono in favore del nucleare e non capisco in base a cosa Rubbia dovrebbe aver ragione e gli altri torto. Per il momento le centrali nucleari del mondo producono enormi quantita’ di economica energia elettrica, rubbia finora ha prodotto aria fritta a spese del contribuente.
c'e' poco uranio e esso finirebbe in pochi anni
clamorosamente falso. considerato quanto poco ne serve per produrre energia, stiamo ancora riciclando l'uranio levato dai missili americani e russi, solo usando l'uranio delle miniere esistenti ce ne sarebbe per un paio di secoli, usando reattori di gen 4 ce ne sarebbe per centomila anni. e quand'anche finissimo tutte le scorie, e tutto l'uranio delle miniere, si potrebbe usare il torio che e’ molto piu’ abbondante dell’uranio, e dopo estrarre uranio dall'acqua di mare e a due parti per milione ce ne sarebbe per un paio di miliardi di anni.
non c'e' uranio in italia quindi si passerebbe da una forma di dipendenza a un'altra.
l'idiozia di tale argomento e' colossale. innanzitutto l'uranio e' diffusissimo nella crosta terrestre ed e' quindi acquistabile da una miriade di nazioni, si tratterebbe comunque di una frazione minuscola del volume e del costo del corrispondente gas, carbone e petrolio, e non produrrebbe alcun inquinamento. una piccola nave di uranio all'anno coprirebbe tutto il fabbisogno energetico dell'italia.
una centrale nucleare puo' scoppiare come una bomba atomica
totalmente falso. la cosa e' fisicamente impossibile e non merita manco una spiegazione. chi sostiene tale tesi o e' in malafede o e' clamorosamente ignorante e una spiegazione e' quindi inutile.
il plutonio e' un materiale mortale, pericolosissimo
falso. il plutonio e' moderatamente radioattivo e si manegga con semplici guanti protettivi. esso e' un elemento naturale ma sulla terra e' gia' tutto decaduto ed esiste solo in tracce minime. esso viene prodotto nei reattori nucleari e riciclato come combustibile o per usi militari. non c'e' niente di speciale nel plutonio, esistono elementi migliaia di volte piu' pericolosi pur non essendo radioattivi.
le centrali sono pericolose perche' chi le ha puo' costruire bombe atomiche col plutonio prodotto.
costruire una bomba atomica e' assai complesso, come ben sanno i coreani del nord e gli iraniani, e anche avendo il plutonio richiede decenni di lavoro. arricchire l'uranio ai livelli necessari per usi bellici (un reattore usa uranio arricchito al 3%, per una bomba serve almeno il 90%) e' complesso, costoso e lungo. il problema e' veramente del tutto ipotetico e in verita' posto al contrario.
non vogliamo un'altra Chernobyl
non ci
puo' essere in occidente un altra Chernobyl. la centrale di Chernobyl
era un disegno di tipo militare per la produzione di plutonio per usi
bellici, non aveva contenitore di sicurezza, era moderata a grafite e
quindi instabile per natura ed era gestita da commissari politici e
non da tecnici. una centrale di tale tipo in occidente e' illegale ed
e' quindi impossibile da costruire. la centrale salto' in aria,
proiettando materiale a 10mila metri di quota, per tutta una
serie di manovre clamorosamente errate e l'incidente fu nascosto dal
regime comunista sino a che il materiale radioattivo raggiunse la
svezia. l'esplosione e il successivo fuoco dispersero nell'atmosfera
tonnellate di elementi radioattivi, e l'intero incidente fu gestito
in maniera inetta e amatoriale, inclusa la deportazione forzata di
centinaia di migliaia di persone e l'abbandono della zona anziche' la
decontaminazione.
ciononostante, l'incidente ha fatto meno di
50 morti accertate a tutt'oggi, e anche prendendo per veri i numeri
stravaganti e inventati di migliaia di morti che alcune
organizzazioni antinucleariste dichiarano, il nucleare rimane la
forma di energia piu' sicura esistente, e chernobyl, di gran lunga il
peggior disastro immaginabile, ne e' caso mai una prova. solo il
disastro del Vajont, una diga per generazione di energia elettrica
rinnovabile, ha fatto 2000 morti e raso al suolo una dozzina di
villaggi. l'incidente chimico di Bhopal ha fatto oltre 3000 morti
accertati ed ha avuto conseguenze a lungo termine per decine di
migliaia di persone, eppure nessuno, a parte una minoranza di
estremisti, ha chiestom l’abolizione delle dighe o dell’industria
chimica.
chernobyl ha prodotto migliaia/milioni di tumori e mutazioni genetiche
se anche
in teoria l'esposizione a radiazioni ed elementi radioattivi puo'
produrre mutazioni genetiche, questo non e' mai stato osservato,
neanche tra i reduci delle bombe di hiroshima e nagasaki, che sono
alla terza generazione e sono stati studiati ampiamente. ricordo che
in scienza, un fenomeno non osservato non esiste.
l'esposizione
a radiazioni ed elementi radioattivi puo' indurre la formazione di
tumori esattamente come l'esposizione alle centinaia di elementi
chimici che sono notoriamente carcinogenici e mutageni, e la cosa e'
stata studiata e viene studiata costantemente. per kwh prodotto, il
nucleare rimane la forma di energia di gran lunga piu' sicura
sotto ogni punto di vista.
un incidente nucleare rende un territorio inabitabile per secoli
pura superstizione. le citta' di hiroshima e nagasaki furono ricostruite esattamente dove sorgevano prima, dopo una decontaminazione e pulizia, la centrale di Chernobyl, dopo l'esplosione del reattore n. 4, ha continuato ad operare sino all'anno 2000, e la citta' di Prypiat e' destinazione di gite turistiche, indossando una semplice tuta e mascherina usa e getta di carta. il fatto che Chernobyl abbia generato centinaia di migliaia di deportazioni e l'abbandono di intere citta' non e' il risultato dell'inquinamento nucleare ma della inettitudine, corruzione e inefficienza del regime comunista sovietico, che poi ha trasformato il dramma ucraino in una fiorente industria della beneficienza internazionale. Ricordo che la radioattivita’ e’ un fenomeno naturale e che ne riceviamo piccole dosi sin da quando siamo nati. La radioattivita’ grazie ai raggi X e alla radioterapia, ha salvato milioni di vite.
e' meglio abbandonare il nucleare in favore di solare ed eolico che costano meno.
chiunque abbia una calcolatrice da due euro e la sappia usare dovrebbe sapere che questo e' clamorosamente falso. in ogni caso, anche a parita' di costo, non vedo come si possa barattare una centrale che produce continuamente energia, giorno e notte, inverno ed estate, con un sistema che produce energia sporadicamente e imprevedibilmente. il passaggio da fonti convenzionali a eolico e solare implica un cambiamento radicale nell'erogazione e uso dell'energia: essa non c'e' quando serve, ma solo ogni tanto, in maniera imprevedibile. se questo puo' essere accettato da qualche estremista ambientalista nella gestione della sua casa privata (sempre che uno non abbia problemi col frigo che si scongela o il riscaldamento che va a singhiozzo) e' assolutamente impossibile da gestire per una industria. la rinuncia al nucleare ha una ineludibile conseguenza: il dover usare piu' carbone, gas e petrolio, o tornare a una economia di tipo medievale, con annessa aspettativa di vita di 45 anni. il resto e' aria fritta.
Tutto questo inquinamento e’ una brutta cosa, bisogna tornare alle origini.
Alle origini la vita media era di 40 anni, e solo una minoranza di ricchi o molto forti viveva sino ai 60 anni.
non vogliamo il nucleare nella nostra citta'/regione/nazione
l'idiozia di tale posizione non merita neanche considerazione. costoro dovrebbero essere isolati dalla rete elettrica e costretti a vivere di sole e vento, giusto per vedere l'effetto che fa.